La postura, dal punto di vista medico, è l’insieme delle modalità con le quali il nostro corpo opera, a partire dall’autopercezione, nello spazio in modo dinamico e statico. A determinare la nostra postura, da seduti, mentre si cammina, o semplicemente quando si sta fermi in piedi, c’è una grande varietà di fattori.
Ci sono fattori legati alla fisiologia e all’anatomia specifica di ognuno di noi (come curvature anomale della colonna, per esempio la scoliosi o la lordosi), ma ci sono anche fattori derivanti dal nostro vissuto e dalle nostre abitudini, ovvero dalle modalità con cui affrontiamo attività quotidiane quali il lavoro, la camminata, la guida, la pratica sportiva. Infine anche le modalità con cui il nostro organismo ha reagito a traumi più o meno gravi possono svolgere un ruolo, così come la gestione dello stress e della fatica.
Ogni minima modifica a livello posturale rispetto all’assetto ergonomico “normale” comporta, nel corso dei giorni, dei mesi e degli anni una reazione di compensazione da parte del nostro corpo che a lungo andare può causare patologie più o meno gravi e dolorose, in particolare alla schiena, alle spalle, al collo, alle gambe.
La vita sedentaria in ufficio potrebbe sembrare, sulle prime, un tipo di attività lavorativa non particolarmente a rischio di traumi, ma è vero anche il contrario: una postura scorretta reiterata a lungo nelle più comuni attività di ufficio può compromettere il nostro benessere e generare sintomi dolorosi e problemi anche gravi. Ecco perché è importante correggere prima possibile una posizione non adeguata del corpo e praticare esercizi funzionali al mantenimento di una buona postura.