Provare dolore è un’esperienza comune, anzi il dolore è probabilmente il disturbo sintomatico più comune in medicina. Ne faremmo volentieri a meno, perché è un’esperienza spiacevole, eppure è importante: se non si provasse dolore ci si potrebbe ferire seriamente senza accorgersene o si rischierebbe di non scoprire un problema medico che necessita di cura. Può, quindi, essere un importante campanello d’allarme che ci segnala che qualcosa non va.
Il dolore ha caratteristiche molto varie: per esempio, può essere sordo, pungente, bruciante, lancinante, penetrante. Anche l’intensità può essere variabile, da lieve a moderato o severo; può essere localizzato in un’area del corpo specifica oppure generalizzato; può andare e venire o essere costante. Si può distinguere inoltre in dolori acuti, se si manifestano solitamente all’improvviso e sono di breve durata (in genere meno di tre mesi) o cronici, se persistono in modo prolungato (in genere da tre a sei mesi o più).
In ogni caso è un’esperienza di cui ci si vuole liberare. Il trattamento del dolore dipende dalla tipologia e anche dalla causa sottostante, ma, in generale, tra i metodi più utilizzati per alleviarlo ci sono sicuramente i farmaci antidolorifici. Proprio su di essi ci concentriamo qui di seguito, spiegando che cosa sono, come agiscono, quali sono le indicazioni e le controindicazioni, con un’attenzione specifica ai prodotti analgesici per uso topico, ovvero quelli che vengono somministrati localmente, tramite applicazione sulla pelle o sulle mucose, per esempio sotto forma di creme, pomate, gel, schiume, cerotti.