Se si è in sovrappeso, poi, il medico consiglierà al paziente di perdere peso, in quanto condizioni di obesità o sovrappeso possono rallentare la guarigione e predisporre il paziente al presentarsi di recidive.
Nel caso in cui il trattamento conservativo non dovesse portare i risultati attesi, il medico potrà consigliare il ricorso ad alcuni farmaci, quali:
- farmaci antinfiammatori non steroidei (fans), quali l'ibuprofene o il piroxicam, che possono ridurre l'infiammazione;
- farmaci corticosteroidi, che possono essere somministrati per via orale o iniettati direttamente nell'area per ridurre l'infiammazione;
- medicinali miorilassanti, per alleviare la tensione muscolare;
- farmaci analgesici, per gestire la sintomatologia dolorosa.
Generalmente, se si seguono trattamenti ad hoc la borsite trocanterica guarisce nel giro di 6 settimane e il paziente può recuperare completamente la funzionalità dell'anca. Se, però, la cura intrapresa non è adeguata e/o l'intervento non è tempestivo, le probabilità di guarigione si riducono e aumenta la possibilità di sviluppare recidive, avvertire comunque un dolore cronico all'anca e non riuscire più a praticare senza difficoltà alcune attività.
Infine, nel raro caso in cui nessun trattamento riesca a curare la condizione, il paziente può ricorrere alla chirurgia, sottoponendosi a un intervento chirurgico che prende il nome di "borsectomia". Si tratta di una procedura non invasiva, che consiste in un'incisione nell'area del grande trocantere, volta a rimuovere la borsa trocanterica.