Borsite trocanterica

Borsite trocanterica: sintomi, cause e prevenzione | Brexidol

A cura della Redazione Brexidol

La borsite trocanterica, conosciuta anche con il nome di trocanterite, borsite del gran trocantere o entesite trocanterica, è un'infiammazione della borsa sinoviale localizzata all'altezza dell'anca, nel punto in cui il femore si collega al bacino.

Il termine "trocanterite" deriva dal grande trocantere, ovvero la sporgenza ossea del femore all'interno della quale passano i tendini dei muscoli responsabili della mobilità di coscia e anca. Nella parte superiore del grande trocantere è situata la borsa trocanterica, una sorta di cuscinetto morbido che agevola lo scorrimento dei tessuti, evitando possibili sfregamenti. Quest'ultima può infiammarsi a causa di traumi di varia natura o a causa dell'infiammazione dei muscoli o dei tendini collegati al grande trocantere.

Proprio in caso di infiammazione della borsa sinoviale trocanterica si parla di borsite trocanterica: una condizione abbastanza comune che interessa soprattutto le persone adulte, gli anziani e gli sportivi che praticano attività fisica in cui l'articolazione dell'anca è particolarmente utilizzata (per esempio, il ciclismo, la corsa o la camminata in montagna). Anche le donne sono considerate più predisposte a sviluppare questa condizione, in quanto la larghezza del bacino provoca una maggior tensione dei tendini situati nell'area.

Generalmente la trocanterite non è una condizione grave, ma è fondamentale monitorare i sintomi e rivolgersi al medico per tenere sotto controllo la situazione e ridurre il rischio di complicanze.

Sintomi

Il sintomo caratteristico della borsite trocanterica è il dolore all'anca, che può arrivare a colpire anche l'esterno coscia, i glutei e persino il ginocchio. Generalmente, il dolore tende a intensificarsi quando si eseguono alcuni movimenti, come salire le scale, accavallare le gambe, adottare la posizione sul fianco per dormire, alzarsi dopo aver passato molto tempo seduti, stare in piedi per diverse ore o camminare a lungo.

Sintomi della borsite trocanterica

Ulteriori sintomi che possono comparire in caso di trocanterite sono:

  • gonfiore all'anca, legato all'ingrossamento della borsa sinoviale che, in caso di infiammazione, si riempie di liquido;
  • sensazione di rigidità articolare, che può limitare l'esecuzione dei normali movimenti;
  • indolenzimento dell'anca;
  • arrossamento e sensazione di calore nell'area interessata;
  • possibile febbre.

Considerando l'area in cui i sintomi sono localizzati, questi possono interferire notevolmente con la qualità della vita dei pazienti, impedendone lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Per questo motivo, sebbene la borsite trocanterica non sia considerata una condizione grave, è importante non sottovalutare i sintomi e rivolgersi al medico se questi si presentano per più di due settimane e non accennano a diminuire d'intensità.

Cause e fattori di rischio

Qualsiasi evento che irrita o danneggia la borsa sinoviale trocanterica può causare la trocanterite. Tra le cause più comuni d'insorgenza di tale condizione ci sono:

  • lesioni all'anca dovute a traumi: traumi legati a cadute sul fianco, urti accidentali, contusioni all'anca e/o infortuni da sovraccarico possono provocare infiammazione all'anca;
  • esecuzione di movimenti ripetitivi: ripetere costantemente movimenti che coinvolgono l'area dell'anca sottoponendola a stress (per esempio, salire e scendere le scale, stare in piedi per molto tempo, sollevare oggetti pesanti, stare sdraiati lateralmente su una superficie rigida per lungo tempo, andare in bicicletta o correre) può provocare un'infiammazione della borsa sinoviale;
  • problemi di postura e/o patologie preesistenti: alcune condizioni mediche, quali la scoliosi, la dismetria degli arti inferiori (ovvero, avere le gambe di lunghezza diversa), gli speroni ossei, l'atrofia dei muscoli dell'anca, l'osteoartrite e l'artrite reumatoide, possono contribuire a un'eccessiva sollecitazione dell'anca;
  • esecuzione scorretta di movimenti: in particolare i movimenti di estensione e flessione dell'anca tipici della corsa e della salita delle scale;
  • traumi acuti: come incidenti o complicazioni legate a interventi chirurgici dell'anca;
  • postura scorretta;
  • strappi muscolari e infiammazione ai tendini o ai muscoli localizzati nell'area del grande trocantere.

In generale, chiunque può sviluppare una borsite trocanterica, soprattutto a seguito di una caduta o un infortunio che coinvolge l'area dell'anca. Il rischio d'insorgenza, però, è maggiore negli atleti, in coloro che svolgono lavori manuali che richiedono notevoli sforzi fisici e nelle persone che hanno subito un intervento chirurgico dell'anca.

A questo, si aggiungono alcuni fattori di rischio, quali:

  • l'età, in quanto tale condizione è più comune nelle persone adulte e negli anziani;
  • eventuali patologie della colonna vertebrale;
  • eventuali condizioni mediche come l'artrite reumatoide, l'osteoartrosi o l'atrofia;
  • i problemi posturali;
  • il sovrappeso, in quanto il peso in accesso crea una maggior pressione sull'anca;
  • la pratica di sport considerati a maggior rischio, quali il calcio, il ciclismo, la corsa, lo sci, il pattinaggio, il rugby e il football americano;
  • il diabete e le condizioni mediche che interessano la tiroide.

È sempre importante consultare un medico se si sospetta una borsite trocanterica, soprattutto in caso di traumi e/o appartenenza a una delle categorie considerate a maggior rischio. Sarà lo specialista, a seguito di adeguati controlli, a suggerire al paziente l'opzione terapeutica più adatta al proprio caso.

Diagnosi e possibili complicanze

La diagnosi di borsite trocanterica è eseguita dal medico ortopedico a seguito di una visita che consiste, innanzitutto, nell'esame obiettivo e nell'anamnesi; lo specialista, quindi, valuterà la condizione fisica del paziente (tramite palpazione e pressione dell'area interessata e/o valutazione della mobilità dell'anca) e prenderà nota dei sintomi riportati.

Qualora lo ritenesse necessario, il medico potrà suggerire ulteriori esami diagnostici allo scopo di identificare l'esatta causa d'insorgenza dei sintomi ed escludere altre patologie. Tra i principali test che possono supportare la diagnosi di borsite trocanterica ci sono:

  • l'ecografia e la risonanza magnetica, che permettono di analizzare l'infiammazione della borsa sinoviale e individuare un eventuale versamento di liquido nella borsa trocanterica, un edema o la presenza di accumuli di calcio;
  • la radiografia, che consente di escludere condizioni mediche a carico delle ossa.
Diagnosi della borsite trocanterica

Ottenere una diagnosi tempestiva è fondamentale per intraprendere il trattamento più adeguato e ripristinare il benessere del paziente. Se trascurata, infatti, questa condizione può influire negativamente sulla qualità della vita, arrivando a impedire l'esecuzione di alcuni movimenti e, di conseguenza, costringendo chi ne soffre a limitare le proprie attività. Ridurre la pratica di attività fisica e sport può indebolire i muscoli della coscia e dell'anca, aggravando la condizione del paziente.

Un mancato trattamento, inoltre, può portare a un'infiammazione cronica e allo sviluppo di ulteriori complicazioni quali l'artrosi dell'anca, che può richiedere il ricorso a un intervento chirurgico.

Per questo motivo, è fondamentale sottoporsi a una visita medica nel momento in cui si nota che i sintomi persistono per oltre due settimane. Un intervento tempestivo può garantire un miglior approccio terapeutico e, di conseguenza, aumentare la probabilità di una veloce guarigione.

Trattamenti

Il trattamento per la borsite trocanterica è generalmente di tipo conservativo e ha lo scopo di alleviare la sintomatologia e ridurre l'infiammazione dell'area. Fondamentale è il riposo e l'astensione dalle attività che possono aggravare la condizione, quali la corsa, le lunghe passeggiate e dormire sul fianco dolente. Anche l'utilizzo di strumenti di supporto (come le solette o le stampelle) può contribuire a lenire la sintomatologia.

Allo scopo di ridurre il gonfiore e lenire il dolore, poi, è utile l'applicazione di impacchi di ghiaccio nell'area colpita, 3-5 volte al giorno per circa 15-20 minuti. Al contrario, se la condizione si manifesta con rigidità dell'anca può essere utile l'applicazione di calore per sciogliere i muscoli tesi.

Trattamento della borsite trocanterica

Il medico potrà, inoltre, consigliare al paziente di intraprendere alcune sedute di fisioterapia che prevederanno una riabilitazione con:

  • esercizi di stretching, allo scopo di migliorare la flessibilità e ridurre la tensione muscolare dei muscoli della coscia, dell'anca e dei glutei;
  • esercizi di rafforzamento, con l'obiettivo di rafforzare l'anca, riducendo il carico sulla borsa sinoviale;
  • massaggi e manipolazione dei tessuti molli, per ridurre la tensione muscolare, l'infiammazione e la sensazione di dolore;
  • tecarterapia, che consiste nell'utilizzo di radiofrequenze per infondere calore nei tessuti corporei;
  • terapia con le onde d'urto, che prevede l'utilizzo di onde acustiche per lenire la sintomatologia.

Se si è in sovrappeso, poi, il medico consiglierà al paziente di perdere peso, in quanto condizioni di obesità o sovrappeso possono rallentare la guarigione e predisporre il paziente al presentarsi di recidive.

Nel caso in cui il trattamento conservativo non dovesse portare i risultati attesi, il medico potrà consigliare il ricorso ad alcuni farmaci, quali:

  • farmaci antinfiammatori non steroidei (fans), quali l'ibuprofene o il piroxicam, che possono ridurre l'infiammazione;
  • farmaci corticosteroidi, che possono essere somministrati per via orale o iniettati direttamente nell'area per ridurre l'infiammazione;
  • medicinali miorilassanti, per alleviare la tensione muscolare;
  • farmaci analgesici, per gestire la sintomatologia dolorosa.

Generalmente, se si seguono trattamenti ad hoc la borsite trocanterica guarisce nel giro di 6 settimane e il paziente può recuperare completamente la funzionalità dell'anca. Se, però, la cura intrapresa non è adeguata e/o l'intervento non è tempestivo, le probabilità di guarigione si riducono e aumenta la possibilità di sviluppare recidive, avvertire comunque un dolore cronico all'anca e non riuscire più a praticare senza difficoltà alcune attività.

Infine, nel raro caso in cui nessun trattamento riesca a curare la condizione, il paziente può ricorrere alla chirurgia, sottoponendosi a un intervento chirurgico che prende il nome di "borsectomia". Si tratta di una procedura non invasiva, che consiste in un'incisione nell'area del grande trocantere, volta a rimuovere la borsa trocanterica.

Prevenzione

Sebbene non sia possibile prevenire la trocanterite legata a traumi accidentali come cadute o urti contro superfici dure, è possibile seguire una serie di indicazioni che possono ridurre la probabilità di comparsa di tale condizione:

  • mantenere una buona forma fisica, evitando condizioni di obesità e sovrappeso (che provocano stress sulle articolazioni dell'anca) e rafforzando i muscoli dell'anca con appositi esercizi di rafforzamento;
  • usare scarpe e attrezzatura adeguata quando si pratica l'attività fisica, soprattutto nel caso della corsa, del trekking e del ciclismo;
  • eseguire correttamente gli esercizi, iniziando gradualmente l'attività fisica ed evitando sovraccarichi;
  • adottare una postura corretta, sia quando si pratica sport che durante le normali attività quotidiane;
  • fare riscaldamento prima di iniziare l'attività fisica per preparare i muscoli e le articolazioni agli sforzi successivi e prevenire eventuali lesioni;
  • prevedere delle pause regolari se si svolgono attività ripetitive;
  • evitare di sdraiarsi sul fianco per lungo tempo, in particolare sulle superfici dure.

Infine, è fondamentale rivolgersi tempestivamente al medico se si avvertono i sintomi tipici di tale condizione, così da poter agire nel minor tempo possibile e aumentare le probabilità di un recupero completo.

Prevenzione della borsite trocanterica

Fonti

  1. Cleveland Clinic, Trochanteric Bursitis (Ultimo accesso in data marzo 2025)
  2. ISSalute, Trocanterite (Ultimo accesso in data marzo 2025)
  3. Santagostinopedia, La trocanterite: come riconoscerla e trattarla (Ultimo accesso in data marzo 2025)
  4. Humanitas Mater Domini, Trocanterite (Ultimo accesso in data marzo 2025)
  5. Humanitas San Pio X, Trocanterite e dolore all'anca: cause, sintomi e trattamenti (Ultimo accesso in data marzo 2025)

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