Collo bloccato

Collo bloccato: cos'è e come trattarlo |Brexidol

A cura della Redazione Brexidol

Un movimento brusco, un lieve trauma ed ecco che il collo si blocca. Per avere sollievo si può ricorrere a farmaci antinfiammatori e antidolorifici nonché ricorrere ad alcuni accorgimenti, ma se rigidità e dolore cervicale persistono non vanno trascurati, pena il rischio che diventino cronici.

Il blocco del collo in genere insorge all’improvviso e nella maggior parte dei casi si risolve in alcuni giorni o comunque entro un paio di settimane. Tuttavia, se il sintomo persiste è bene consultare il medico. Scopriamo insieme quali sono i sintomi e come alleviarli.

Collo bloccato: i sintomi

Quella di collo bloccato è una sensazione molto frequente che interessa gran parte delle persone almeno una volta nella vita. I sintomi più tipici sono:

  • rigidità muscolare
  • dolore al collo
  • difficoltà nei movimenti di rotazione della testa.

A seconda della causa che ha determinato il blocco, possono però aggiungersi altri disturbi. I principali sono:

  • mal di testa 
  • nausea e vertigini (soprattutto in caso di traumi)
  • irradiazione del dolore alla spalla o al braccio
  • formicolii alle braccia
  • mal di schiena.

Cause più frequenti

La sensazione di collo bloccato e il dolore che in genere l’accompagna possono avere origine diversa.
Le cause principali sono di natura:

  • muscolare
  • articolare
  • traumatica.

CAUSE MUSCOLARI

Non è affatto raro andare incontro a contratture dei muscoli del collo che possono determinare rigidità e dolore. Le contratture possono essere favorite da una lunga serie di fattori. Sicuramente le posizioni che assumiamo a letto oppure quando siamo seduti alla scrivania giocano un ruolo importante nello sviluppo di possibili contratture alla muscolatura di collo e schiena in generale. Per esempio, dormire con la testa non in asse a causa di un cuscino troppo alto, addormentarsi in macchina con la testa appoggiata al finestrino o ancora mantenere il capo flesso o ruotato per un tempo prolungato sono tutti comportamenti che possono incidere sui muscoli del collo e favorire un sovraccarico meccanico del rachide cervicale.

Per quanto riguarda la questione aria condizionata o i colpi d’aria, il fattore scatenante non è tanto l’aria fresca in sé quanto l’esposizione agli sbalzi di temperatura che provocano una contrazione rapida dei muscoli.

CAUSE ARTICOLARI

Molto spesso a causare la rigidità della zona cervicale sono problemi di natura articolare, a partire dall’artrosi cervicale fino ad arrivare alle diverse discopatie. L’artrosi cervicale è una patologia legata soprattutto all’invecchiamento ed è responsabile di un logoramento della cartilagine delle articolazioni, il quale determina una progressiva rigidità dei movimenti. Le discopatie sono invece patologie caratterizzate da alterazioni dei dischi intervertebrali, che funzionano da “ammortizzatori”, ma che possono però andare incontro a un processo di degenerazione.

A causa di questo fenomeno il disco smette di funzionare correttamente e si deforma provocando dolore e rigidità. Le discopatie sono legate tipicamente all’invecchiamento, ma giocano un ruolo importante anche i microtraumi e i traumi, i movimenti ripetitivi di flessione ed estensione del collo o del tronco, il peso eccessivo e le posture scorrette. La discopatia più nota è l’ernia del disco, causata dalla fuoriuscita dalla sua sede naturale del nucleo polposo contenuto nel disco intervertebrale. Un’altra discopatia, molto invalidante, è la stenosi cervicale, ovvero il restringimento del canale spinale nel tratto cervicale della colonna vertebrale che causa la compressione del midollo e dei nervi spinali.

CAUSE TRAUMATICHE

Anche bruschi movimenti della testa, come può accadere nel classico colpo di frusta, rappresentano fattori scatenanti di un torcicollo che insorge all’improvviso. Il colpo di frusta, in particolare, è un trauma distorsivo del tratto cervicale della colonna vertebrale che si verifica tipicamente in seguito a tamponamenti automobilistici. Di norma la guarigione completa si verifica in un periodo variabile da pochi giorni a diverse settimane. Tuttavia, in alcuni casi possono rimanere degli “strascichi” a distanza di tempo, i più comuni sono la cervicalgia cronica, la riduzione della mobilità, le vertigini e/o il mal di testa.

Il blocco del collo può verificarsi anche in chi pratica sport a causa di microtraumi ripetuti e sollecitazioni eccessive dell’area cervicale, in seguito a una caduta o a movimenti eseguiti senza l’opportuno riscaldamento.

Come trattare il collo bloccato

Nella maggior parte dei casi il problema del collo bloccato e dolente si risolve in pochi giorni o al massimo nell’arco di un paio di settimane. La prima reazione quando si ha questo tipo di problema è non muovere il collo e stare a completo riposo. Questo accorgimento può essere utilizzato per non più di un paio di giorni perché l’immobilità prolungata può peggiorare la situazione. Al contrario, se si continuano a svolgere le azioni quotidiane, si mantiene la muscolatura tonica e reattiva, facilitando la guarigione.

I TRATTAMENTI

In genere, in fase acuta per alleviare il dolore si ricorre a farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), che possono essere assunti sia localmente (creme, cerotti medicati, gel) sia per bocca. A volte questi farmaci possono essere associati a miorilassanti, per esempio in caso di contratture o colpo di frusta. Possono essere utili anche le cure che utilizzano il caldo e il freddo. In caso di contratture muscolari gli impacchi freddi aiutano a ridurre l’infiammazione, mentre il calore e i massaggi rilassano la muscolatura. Il caldo è consigliato soprattutto in caso di dolore persistente e ricorrente, per esempio legato all’artrosi cervicale, in cui l’infiammazione non è alta.

La fisioterapia è sempre molto importante sia dopo un episodio acuto per prevenire eventuali ricadute sia nelle forme ricorrenti. L’obiettivo è migliorare la funzionalità della zona cervicale e rinforzare i muscoli attraverso esercizi specifici peril collo. Il trattamento va comunque modulato in base alla gravità del quadro e alle possibili cause, a maggior ragione se si tratta di forme ricorrenti o croniche. In questi casi occorre innanzitutto indagare sulla possibile causa. 

La diagnosi è inizialmente clinica e quindi basata su un’attenta valutazione da parte dello specialista dei segni e dei sintomi avvertiti dal paziente e delle sue abitudini. Tuttavia, nei casi in cui il disturbo persiste si può prendere in considerazione il ricorso a esami strumentali.

Una volta appurata la causa, si sceglie la cura più adatta. In linea generale si tende a intervenire su più fronti: farmaci, esercizio fisico, interventi sulla postura, norme comportamentali, seguendo le indicazioni del fisiatra e, inizialmente, sotto la guida di un fisioterapista. In alcuni casi possono giovare, in aggiunta, anche alcune terapie fisiche (laserterapia, ultrasuoni, Tens ecc), le manipolazioni da parte di esperti e le tecniche di massaggio, anche se le evidenze sulla loro efficacia sono contrastanti. 

Consigli per la prevenzione

Per mantenere la salute e il benessere del collo e più in generale della regione dorsale occorre agire su più fronti. Nella prevenzione giocano un ruolo molto importante l’educazione posturale e la ginnastica. Per ridurre le possibilità di incorrere in disturbi da sovraccarico biomeccanico è importante evitare di assumere posizioni dannose e imparare a compiere tutta una serie di azioni in modo corretto.

Una postura corretta alla scrivania in ufficio è il primo accorgimento da prendere per tenere lontani i guai. L’ideale è usare una sedia con sedile e schienale regolabili, cercando di mantenere i gomiti sul tavolo ad angolo retto, le ginocchia ad angolo retto con i piedi ben appoggiati sul pavimento o su un poggiapiedi, e la schiena appoggiata allo schienale, evitando però di mantenere una postura fissa, ma muoversi spesso. Un’altra strategia efficace per mantenere il collo in buona salute è quella di praticare una regolare attività fisica che preveda anche esercizi per rilassare, allungare e rinforzare i muscoli del collo e del dorso in generale. 

Altri consigli utili riguardano il sonno e l’attività fisica: è importante sia assumere posizioni corrette quando si dorme, meglio a pancia in su o di lato con un cuscino tra le gambe, cercando di mantenere un buon allineamento di testa, collo e colonna vertebrale, sia, quando si pratica il fitness, commisurare l’intensità dello sforzo al proprio grado di allenamento e compiere gli esercizi in modo corretto, in modo da non rischiare contratture, che possono riguardare anche i muscoli del collo. 

Ti potrebbe interessare anche

Colpo di frusta

Colpo di frusta

Il “colpo di frusta”, o più correttamente la distorsione del rachide cervicale, è una patologia ...

leggi tutto
Dolore al collo

Dolore al collo

Il collo è, nell'anatomia umana, la regione del corpo che connette testa e torso, composta da un sistema ...

leggi tutto

Vuoi saperne di più?

Torna a dolore