Il dolore cervicale è un problema diffuso, che può essere imputabile a molte cause ed è capace di interferire anche con la qualità del riposo notturno.
Sentire qualcuno lamentarsi di “soffrire di cervicale” è abbastanza comune: la parte del corpo cui ci si riferisce, la parte posteriore del collo, e con essa il tratto cervicale della colonna vertebrale, è infatti particolarmente vulnerabile. Non dimentichiamo che è la parte della spina vertebrale dotata di maggiore mobilità, ma anche la meno protetta. Inoltre, è deputata a sostenere il peso, non certo trascurabile, del capo. Questo significa che è anche più esposta al rischio di problemi e lesioni di vario tipo che portano a dolore al collo, quello che in termini medici è detto cervicalgia, e a limitazioni del movimento.
Parliamo di un dolore che può essere acuto, e quindi risolversi nell’arco di giorni o settimane, ma che può anche diventare cronico. La sintomatologia, inoltre, non resta sempre circoscritta al collo: può coinvolgere la parte superiore della schiena, le spalle e, a volte, anche le braccia oppure determinare mal di testa (cefalea).
A volte, poi, il dolore al collo può accompagnarsi a sonnolenza diurna, ovvero quella difficoltà a restare svegli e attenti durante il giorno, che finisce per interferire con le attività quotidiane, rendendo per esempio più difficile lavorare con un buon rendimento.