Dolore al muscolo della coscia

Dolore Muscolare alla Coscia: cause e consigli | Brexidol

Il dolore muscolare alla coscia è un sintomo comune connesso a diverse condizioni. La cura più adeguata va scelta in base alla sua origine.

Non è raro avere dolore ai muscoli della coscia, problema che può determinare limitazioni nel movimento e quindi nello svolgimento delle normali attività. Ma prima di addentrarci nelle cause che possono determinarlo, vediamo più da vicino l’anatomia di questa porzione degli arti inferiori.
La coscia è compresa tra l'articolazione dell'anca e il ginocchio. I muscoli della coscia possono essere raggruppati in tre regioni: 

  • regione anteriore, che comprende muscolo sartorio e quadricipite femorale;
  • regione mediale, che comprende i muscoli pettineo, otturatore esterno e adduttori;
  • regione posteriore, costituita dal bicipite femorale, dal muscolo semitendinoso e dal semimembranoso, che nel loro insieme vengono chiamati anche ischiocrurali.

I muscoli della regione mediale, insieme al sartorio e a un capo del quadricipite (vasto mediale) delimitano uno spazio allungato nel cui interno decorrono il nervo femorale (o crurale) e i principali vasi sanguigni della circolazione della coscia, mentre il nervo sciatico controlla i muscoli ischiocrurali.
Infortuni ai muscoli della coscia sono comuni, soprattutto negli sportivi. I muscoli della regione posteriore sono i più soggetti a traumi, in particolare in chi pratica sport quali la corsa, il calcio e il rugby.

Possibili cause e fattori di rischio

Il dolore muscolare alla coscia è un sintomo molto comune che nella maggior parte dei casi è associato all’attività fisica. Tra le cause più comuni rientrano:

  • l'indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata o Doms (dall'inglese Delayed onset muscle soreness). Questo fenomeno è il risultato della normale risposta fisiologica allo sforzo fisico o allo svolgimento di attività motorie a cui non si è abituati. Il dolore muscolare che ne deriva ha un picco tra le 24 e le 48 ore dopo l’allenamento e, di norma, si estingue entro le 96 ore. È più comune avvertirlo dopo un periodo di inattività o in seguito a sforzi eccesivi. Si pensa sia legato a microlesioni muscolari e conseguente infiammazione locale
  • i crampi muscolari, ovvero contratture involontarie e dolorose di un muscolo o di una parte di esso. I crampi sono comuni dopo una sessione di esercizio fisico particolarmente affaticante. Tra le aree più spesso interessate delle gambe, oltre alla coscia, c’è il polpaccio
  • le lesioni ai muscoli della coscia (contratture, stiramenti e strappi). La contrattura si verifica quando il tessuto muscolare viene sollecitato oltre il suo limite di sopportazione fisiologico, inducendolo così a contrarsi involontariamente. In caso di stiramenti, invece, il muscolo si allunga in modo eccessivo, senza lacerarsi. La rottura, più o meno estesa delle fibre muscolari, caratterizza infine lo strappo. 

A favorire i dolori muscolari alla coscia possono essere diversi fattori di rischio, tra cui:

  • il mancato riscaldamento dei muscoli prima di una sessione di allenamento;
  • movimenti ripetitivi o che richiedono uno sforzo eccessivo;
  • una scorretta postura durante il movimento;
  • il mantenimento per un periodo prolungato della stessa posizione in piedi o da seduti;
  • alcune condizioni (gravidanza) e patologie (obesità, diabete, ecc.).

In altri casi il dolore nell’area della coscia è da attribuire a condizioni legate alla compressione o all’irritazione di nervi: nel caso della cruralgia il dolore è avvertito soprattutto sulla faccia interiore e su quella interna della coscia e, a volte, può arrivare a livello del gluteo. Accanto al dolore possono esserci altri sintomi come formicolii, bruciore, sensazione di scossa elettrica e nei casi più gravi una perdita della sensibilità. La meralgia parestetica, condizione causata dalla compressione di un nervo di tipo sensitivo (nervo cutaneo laterale), causa invece un dolore bruciante nella parte esterna della coscia, formicolio e intorpidimento. 
Infine, il dolore a livello della coscia può essere causato da una tendinite, per esempio del tendine del quadricipite, oppure da patologie di altra natura.

Dolore al muscolo della coscia: i sintomi

La sintomatologia del dolore muscolare alla coscia è molto varia, a seconda della causa scatenante e della gravitàdel danno muscolare.
Nel caso del Doms, oltre al dolore muscolare, più spesso localizzato nella parte anteriore della coscia (dipende comunque dal muscolo che è stato posto maggiormente sotto sforzo), si possono avere disturbi quali perdita di forza e rigidità. Il dolore inoltre aumenta tipicamente con l’allungamento, la contrazione e la palpazione del muscolo interessato.
Il dolore associato ai crampi è improvviso e molto intenso, ma in genere di breve durata, da pochi secondi ad alcuni minuti. I muscoli della coscia più spesso interessanti dai crampi sono quelli della parte posteriore e il quadricipite.
Sensazione di dolore mal localizzato e irrigidimento muscolare, anche a distanza, sono i segnali che caratterizzano la contrattura muscolare, mentre in caso di stiramento, il dolore muscolare alla coscia si avverte sempre nel corso dell’attività e, di solito, si riesce a individuare il punto interessato. Nonostante il fastidio e la difficoltà, si è ancora in grado di proseguire l’attività, con il rischio però di andare incontro a uno strappo, che è in genere facilmente riconoscibile a causa del dolore acuto molto violento e della difficoltà a camminare. Maggiore è il numero delle fibre lacerate, e quindi la gravità della lesione, più importanti sono i sintomi. Al dolore possono infatti aggiungersi gonfiore ed ematomi.

La diagnosi

Dolori alla coscia molto intensi o persistenti meritano sempre l’attenzione dei medici, a maggior ragione se c’è stato un trauma. Capire la causa all’origine del disturbo permette infatti di avviare terapie mirate. La diagnosi si basa innanzitutto su un’attenta anamnesi per ottenere informazioni sulla storia clinica del paziente e sulla comparsa del dolore. Il passo successivo è la valutazione dei sintomi e l’analisi della zona dolente. Nel caso in cui lo specialista sospetti una lacerazione di un muscolo della coscia potrebbe valutare utile un’ecografia, per stabilire quanto è grave lo strappo. Talvolta, in casi selezionali e negli atleti professionisti, il medico potrebbe ricorrere alla risonanza magnetica, che permette di ottenere informazioni dettagliate e di seguire l’andamento della cicatrizzazione. 

Trattamenti e consigli per prevenirlo

Il trattamento del dolore alla coscia dipende dalla causa che lo ha scatenato. Il dolore muscolare e l’indolenzimento associati a un eccessivo carico di lavoro durante la pratica sportiva in genere si risolvono da soli nell’arco di pochi giorni, a patto che ci si osservi il giusto tempo di recupero. Gli atleti che devono allenarsi quotidianamente dovrebbero essere incoraggiati a ridurre l'intensità e la durata dell'esercizio o ad allenare altri gruppi muscolari per uno o due giorni dopo l’insorgenza del Doms.
Qualora il dolore alla coscia sia verosimilmente imputabile a una contrattura o a uno stiramento durante l’attività fisica, la prima cosa da fare è interrompere l’esercizio e stare a riposo. Il ghiaccio è sempre un valido alleato, mentre il calore non è indicato in fase acuta. Il medico può suggerire anche l’uso di farmaci antinfiammatori, da assumere per bocca o localmente sotto forma di creme, gel e cerotti medicati, e miorilassanti. Nel caso di strappi muscolari l’obiettivo della terapia è limitare le conseguenze per prevenire danni futuri. Le fibre muscolari hanno scarso potere di rigenerazione e la riparazione avviene con la formazione di tessuto cicatriziale, le cui proprietà elastiche risultano inferiori a quelle del normale tessuto muscolare.

Per favorire una cicatrizzazione ottimale bisogna seguire le indicazioni del medico, pena il rischio non solo di rallentare il processo di guarigione dei tessuti, ma anche di ricadute future e di andare incontro con più facilità a infortuni. In fase acuta la prima cosa da fare per evitare peggioramenti è applicare il metodo REST, ovvero riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione dell’area interessata. Anche in questo caso per alleviare il dolore e l’infiammazione si possono inoltre assumere antinfiammatori non steroidei (FANS) da assumere per bocca o localmente sotto forma di creme, gel e cerotti medicati. Passati un paio di giorni, per rendere la cicatrice elastica e prevenire aderenze, si può ricorrere poi ad alcune terapie fisiche (laserterapia, ultrasuoni e tecarterapia). L’ultimo step consiste nel rinforzare il muscolo e migliorane l’elasticità con una fisioterapia adeguata. Solo dopo aver terminato questo percorso di riabilitazione si può riprendere il proprio sport. 

In genere solo nel caso di strappi gravi va preso in considerazione un trattamento chirurgico, su raccomandazione dello specialista in ortopediae traumatologia.
Sul fronte della prevenzione dei problemi muscolari alla coscia è bene seguire alcuni accorgimenti. I principali sono:

  • effettuare un riscaldamento adeguato (per esempio alcuni minuti di corsa leggera) prima di un allenamento;
  • dedicare a fine sessione alcuni minuti al defaticamento e concludere con esercizi di stretching e mobilità articolare.

In linea generale la prognosi di un dolore alla coscia frutto di una condizione clinicamente poco rilevante è molto buona, mentre se il disturbo è causato da condizioni più serie il decorso è più incerto, a maggior ragione se non si ricorre al consulto medico, non si rispettano i tempi di riposo e non si segue un programma di riabilitazione.

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