Muscolo sartorio infiammato

Muscolo Sartorio Infiammato: tutte le cause e i sintomi | Brexidol

Dove si trova il muscolo sartorio? Che problemi può dare? Quali trattamenti e misure di prevenzione si possono usare per evitare infiammazioni e disturbi? Scopriamolo insieme.

“Mi fanno male muscoli che non sapevo neppure di avere”. Un’affermazione che molti hanno sicuramente usato in più occasioni dopo un allenamento o un’attività fisica intensi o inconsueti che hanno costretto a far lavorare muscoli di norma poco utilizzati o poco conosciuti. Il muscolo sartorio non rientra certo tra i primi, ma con ogni probabilità è tra i secondi.

Cos’è il muscolo sartorio, dove si trova e a cosa serve

Il muscolo sartorio, localizzato nella porzione anteriore delle cosce, è il più lungo dei muscoli del corpo umano, estendendosi dall’articolazione dell’anca a quella del ginocchio. Il suo nome è legato alla posizione assunta in passato dai sarti durante il lavoro di cucitura, a gambe accavallate, che poneva in tensione proprio questo muscolo dall’anatomia peculiare.

Il muscolo sartorio è il più superficiale della coscia: si inserisce superiormente a livello della parte anteriore della cresta iliaca (margine superiore dell’osso dell’anca) e decorre verso il basso, come una fascia trasversale, fino alla zona superiore interna della tibia (epifisi tibiale antero-mediale), dove si inseriscono anche il tendine del muscolo gracile e quello del muscolo semitendinoso a formare una struttura tendinea congiunta chiamata “zampa d’oca” per la sua forma caratteristica (o, in latino, pes anserinus). 

Il muscolo sartorio agisce sinergicamente con gli altri muscoli della coscia e della pelvi, per garantire la stabilità delle ossa del bacino (soprattutto nelle donne) e per consentire diversi movimenti di gamba e coscia
In particolare, nella sua parte superiore, il muscolo sartorio ha la funzione di supportare la rotazione laterale e la flessione dell’articolazione dell’anca, di concerto con i muscoli ileopsoas, tensore della fascia lata, retto femorale, pettineo, adduttore lungo, adduttore breve e muscolo gracile. I muscoli che antagonizzano la flessione dell’anca (e quindi, in parte, la funzione del muscolo sartorio) sono, invece, il grande gluteo, la testa del bicipite femorale, il semimembranoso e il semitendinoso,che hanno la funzione di estendere l’anca.

Nella sua parte inferiore, grazie all’inserzione sulla tibia antero-mediale, il muscolo sartorio contribuisce alla rotazione interna dell’anca (abduzione della coscia), insieme al muscolo popliteo, e alla flessione del ginocchio, insieme ai muscoli bicipite femorale, semimembranoso e semitendinoso. I muscoli che antagonizzano la flessione del ginocchio e ne supportano l’estensione sono, invece, il retto del femore, il vasto laterale, il vasto mediale e il vasto intermedio (tutti appartenenti al gruppo dei quadricipiti della coscia).

Il rifornimento di sangue, ossigeno e nutrienti al muscolo sartorio è garantito principalmente dall’arteria femorale, mentre l’innervazione (da cui dipendono i movimenti e la sensibilità agli stimoli interni ed esterni) è legata principalmente al nervo femorale, che ha le sue radici a livello della colonna lombare, in particolare, in corrispondenza delle vertebre L1, L2 ed L3.

Cause dell'infiammazione del muscolo sartorio

Come ogni muscolo del corpo, il muscolo sartorio può essere interessato da un trauma acuto diretto o indiretto (contusione, stiramento o strappo) oppure sviluppare contratture e infiammazione a causa di stress da uso eccessivo (lesione da usura). Quando il muscolo sartorio subisce infortuni a livello della sua inserzione sull’anca, il paziente generalmente percepisce dolori e limitazione dei movimenti a livello dell’anca e della porzione superiore della gamba, mentre quando il trauma avviene lungo il decorso della muscolatura, la sintomatologia tipica (dolore, bruciore, lieve gonfiore) si sviluppa nella parte anteriore della coscia, dall’inguine fino al ginocchio.

Il dolore localizzato posteriormente, a livello del lato interno del ginocchio è, invece, generalmente legato all’infiammazione dei tendini del muscolo sartorio che si inseriscono sull’estremità superiore della tibia e che può estendersi anche alla borsa sierosa che li riveste (tendinite e borsite della zampa d’oca).

I dolori dovuti all’infiammazione del muscolo sartorio e dei suoi tendini e legamenti possono essere presenti sia di giorno sia notte, soprattutto se si dorme in una posizione che mette in tensione le strutture infiammate, compromettendo il sonnoe la possibilità di riposare bene.
Il rischio di andare incontro a infortuni o infiammazione acuta o cronica del muscolo sartorio è maggiore tra i soggetti sportivi (specie se maschi con più di 40 anni) che usano intensamente le gambe e la porzione inferiore del corpo, come chi si dedica alla corsa e al ciclismo, ma anche a sport come il tennis, il basket o la ginnastica artistica.

D’antro canto, anche se non si pratica attività fisica, ma si è in sovrappeso e/o si soffre di artrosi del ginocchio, artrite reumatoide o diabete si può essere facilmente interessati da dolori connessi all’infiammazione del muscolo sartorio e dei suoi tendini, soprattutto a livello del ginocchio.
Per diagnosticare l’infiammazione del muscolo sartorio è generalmente sufficiente la visita da parte del medico di famiglia, che esaminerà i sintomi, la modalità di insorgenza dei dolori e delle difficoltà di movimento e le abitudini di vita del paziente, nonché le altre eventuali patologie presenti che potrebbero essere connesse con le manifestazioni.
In particolare, la distribuzione del dolore nelle diverse parti della gamba permetterà al medico di distinguere l’infiammazione del muscolo sartorio dalla sciatalgia, una condizione dolorosa derivante dalla compressione e infiammazione del nervo sciatico, che decorre lungo il gluteo e la parte posteriore della coscia, fino al ginocchio e ai piedi. A parte questa diagnosi differenziale clinica, per risalire alla causa esatta che ha determinato l’insorgenza della sintomatologia in alcuni casi potrà essere necessario eseguire esami di laboratorio e strumentali, che il medico indicherà in funzione del problema di salute sospettato.

Rimedi per trattare l'infiammazione del muscolo sartorio

Una volta arrivati alla diagnosi di infiammazione del muscolo sartorio, il medico potrà indicare trattamenti diversi in funzione della causa che l’ha determinata, nell’ottica di rimuovere l’origine del disturbo, favorirne la risoluzione ed evitare che si ripresenti. Per contrastare la sintomatologia acuta, invece, si dovrà agire direttamente sul processo infiammatorio in corso per cercare di smorzarlo nel modo più efficace e rapido possibile.

In generale, il primo approccio terapeutico suggerito è di tipo conservativo e principalmente basato sul riposo della muscolatura e dei tendini interessati dal dolore acuto (per favorire il recupero spontaneo dell’eventuale lesione presente o, comunque, per non acuire l’infiammazione), sull’applicazione periodica di ghiaccio durante la giornata (a cicli di 20-30 minuti ogni 3-4 ore) e sull’impiego di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
I FANS possono essere applicati localmente sotto forma di creme, gel o cerotti medicati, oppure assunti per bocca per alcuni giorni o secondo l’indicazione del medico. 

Superata la fase acuta, è consigliabile prevedere un periodo di riabilitazione, con esercizi mirati di rinforzo dei muscoli di gamba e coscia, sotto la guida di uno specialista in fisioterapia. 
Se la sintomatologia infiammatoria è determinata da contratture del muscolo sartorio ci si può rivolgere anche a uno specialista in osteopatia per comprendere con più precisione l’origine del problema e orientare meglio il trattamento.
Se i trattamenti farmacologici e le terapie fisiche citate non bastano, il medico potrà suggerire, a seconda della specifica lesione presente e della sua posizione, il ricorso alla tecarterapia (basata sull’impiego di correnti elettriche calibrate che facilitano il recupero da traumi e patologie infiammatorie muscoloscheletriche) o a tecniche basate su ultrasuoni (usati contro contratture muscolari, infiammazioni di muscoli, tendini e legamenti, artrosi ecc.).

Consigli per prevenire l'infiammazione

Il sistema migliore per evitare l’infiammazione del muscolo sartorio è puntare su alcune strategie di prevenzione, soprattutto se si pratica abitualmente sport e non si è più giovanissimi.
La prima consiste nell’eseguire regolarmente esercizi di rinforzo del muscolo sartorio stesso e dei gruppi di muscoli con cui lavora in modo sinergico durante i movimenti dell’anca, della coscia e del ginocchio. A riguardo, è utile effettuare squat (piegamenti sulle ginocchia mantenendo le gambe leggermente divaricate), affondi laterali, step-up ed esercizi di flessione contro resistenza, dopo aver appreso la tecnica corretta con l’aiuto di un istruttore esperto.
Un altro accorgimento utile è mantenere il peso corporeo nella norma, perché ogni chilo di troppo va a stressare maggiormente sia l’articolazione dell’anca sia quella del ginocchio e rende più faticoso ogni movimento della coscia,con conseguente maggior rischio di sollecitazione abnorme del muscolo sartorio.
Un terzo aspetto da considerare riguarda la postura, dal momento che alcune posizioni e atteggiamenti impongono stress maggiori a questa specifica porzione della muscolatura della coscia. Quindi, è bene evitare di accavallare le gambe quando ci si siede e, in particolare, di intrecciarle, portando il piede della gamba sovrapposta dietro la caviglia di quella d’appoggio.

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