A cura della Redazione Brexidol
Il mal di schiena localizzato a livello cervicale (cervicalgia) o lombare (lombalgia) è tra i principali disturbi fisici che portano persone di ogni età a consultare il medico di famiglia, il fisioterapista, o, nei casi più gravi, lo specialista ortopedico, alla ricerca di una soluzione efficace e definitiva per trovare sollievo dal dolore.
Accanto a rimedi farmacologici o fisici, è importante prestare attenzione alle proprie abitudini di vita, in particolare alla postura che si assume quando si è in piedi o seduti, ma anche alla posizione assunta di notte.
Individuare la posizione ideale per riposare in funzione del mal di schiena di cui si soffre è necessario non soltanto per alleviare il disagio fisico, ma anche per riuscire a dormire bene e per permettere all'organismo di recuperare energie, rilassarsi e rigenerarsi. Ossia, in sostanza "autocurarsi", risultando anche meno sensibile agli stimoli dolorosi. È dimostrato, infatti, che un sonno insufficiente e di scarsa qualità contribuisce ad acuire la percezione del dolore e lo stress psicofisico, con ripercussioni negative anche in termini di contratture muscolari.
Chi soffre o ha sofferto occasionalmente di lombalgia o cervicalgia sa bene che trovare una posizione comoda per dormire può essere un'impresa non da poco. La ragione è che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la schiena, il collo e le articolazioni in genere non amano stare ferme a letto per troppo tempo, soprattutto quando sono già un po' indolenziti.
Durante il riposo notturno possono essere assunte diverse posizioni: alcune persone dormono su un fianco, mentre altre in posizione supina o, più raramente, a pancia in giù. Le tre posizioni possono alternarsi tra loro durante il sonno ed essere associate a diversi tipi di sintomi e a una variabile localizzazione del dolore e della rigidità, in relazione ai punti della colonna vertebrale, delle fasce muscolari e delle articolazioni di spalle, braccia, bacino e gambe che vengono sollecitate in modo non fisiologico.
Ma vediamo, più nel dettaglio, pro e contro dell'atteggiamento posturale assunto mentre si dorme e i consigli per compensare eventuali aspetti critici che possono interferire con il benessere della schiena durante la notte o acuire il dolore a livello cervicale o lombare, con inevitabili ripercussioni sulla qualità della vita anche durante il giorno.
Sdraiati su un fianco
Dormire sdraiati su un fianco sembra essere la scelta più appropriata per prevenire e contribuire ad alleviare il mal di schiena e/o il dolore al collo già presenti, a patto di mantenere il corpo allungato (con la colonna vertebrale allineata dai fianchi alla testa) e di non assumere la posizione fetale (che incurverebbe la colonna vertebrale, impedendo di rilassare la muscolatura).
Per ottimizzare i benefici di questa posizione, gli esperti consigliano di:
Non sembrano esserci significative differenze per il benessere della schiena se si dorme preferenzialmente sul lato destro o sinistro: la scelta tra i due fianchi è legata soprattutto alla presenza o meno di disturbi digestivi (in particolare, il reflusso gastroesofageo), che potrebbero peggiorare sdraiandosi sul fianco destro a causa della maggiore pressione sugli organi interni.
Dormire sul fianco sinistro con le ginocchia piegate è, inoltre, considerata la scelta ottimale per le donne in gravidanza, soprattutto negli ultimi mesi, poiché permette di non caricare la colonna vertebrale con il peso del bambino che sta crescendo e di facilitare il lavoro di pompa del cuore, garantendo una migliore circolazione del sangue. In aggiunta, sdraiandosi sul lato sinistro si evita di esercitare troppa pressione sul fegato e sull'aorta, migliorando l'afflusso di sangue all'utero, al feto e ai reni.
Dormire sdraiati su uno dei due fianchi può essere vantaggioso anche per gli anziani e se si soffre di sindrome delle apnee notturne e/o russamento. Viceversa, è sconsigliabile se è presente dolore alla spalla dallo stesso lato (a causa, per esempio, di artrosi di spalla, infiammazione di tendini o legamenti ecc.).
Posizione supina
Dormire sdraiati con la schiena interamente appoggiata al materasso comporta diversi benefici poiché permette di mantenere la colonna vertebrale perfettamente allineata dai fianchi alle spalle alla testa, nonché di distribuire in modo ottimale il peso del corpo sulle varie parti della schiena.
Per trarre massimi vantaggi dalla posizione supina, gli esperti consigliano di:
Se si soffre di mal di collo, può essere utile prediligere cuscini di tipo "memory foam" o appositamente strutturati per la cervicale, che permettono di garantire un supporto in linea con le esigenze individuali.
Dormire in posizione supina è particolarmente vantaggioso se si ha il naso chiuso a causa di raffreddore o allergie respiratorie. In questo caso, viene consigliato di posizionare un cuscino basso sotto la zona superiore della schiena (parte dorsale) per sollevare un po' di più spalle e testa e favorire la respirazione, rispetto a una posizione reclinata all'indietro.
Viceversa, dovrebbero evitare di dormire sulla schiena:
Sdraiati sulla pancia
Dormire proni è considerata la scelta peggiore per la schiena perché pone in tensione la zona lombare della colonna vertebrale e costringe a torcere il collo a destra o sinistra, per appoggiare la guancia al cuscino o alla superficie del materasso.
L'unico, relativo, vantaggio di questa posizione è quello di una migliore respirazione, soprattutto se si soffre di sindrome delle apnee notturne del sonno e relativo russamento. Tuttavia, la maggiore pressione esercitata sulla parte anteriore della cassa toracica e sui polmoni aumenta lo sforzo muscolare che si deve fare per respirare e ciò può rendere il sonno meno riposante.
Se non si riesce a evitare di restare sdraiati a pancia in giù per gran parte della notte, è consigliabile non mettere il cuscino sotto la testa (o usarne uno molto sottile), ma posizionarne uno basso sotto la parte inferiore dell'addome, per allineare il petto alla regione del bacino e alleviare la tensione a carico della schiena. Inoltre, è importante che il materasso sia rigido, per evitare che si deformi a causa del peso del corpo, inducendo a inarcare eccessivamente la colonna lombare.
Restare per ore sdraiati sulla pancia è fortemente sconsigliato soprattutto se si tende a soffrire di mal di collo o lombalgia e, per ovvie ragioni, durante la gravidanza. Tuttavia, anche se non si hanno problemi di mal di schiena, molto spesso, chi dorme abitualmente in questa posizione tende a svegliarsi indolenzito, soprattutto quando l'età avanza, in quanto la colonna vertebrale inizia a irrigidirsi e muscoli e legamenti diventano meno tonici ed elastici, rendendo necessario effettuare qualche esercizio di stretching o massaggio non appena ci si alza al mattino.
Se si dorme in posizione prona va anche ricordato di non tenere le
braccia sotto il corpo. Oltre ad alterare drasticamente l'allineamento e
le curvature della colonna vertebrale, questa abitudine comporta un
forte stress a livello delle spalle e ostacola la circolazione del
sangue, determinando significativi indolenzimenti a braccia e mani,
talvolta tali da causare fastidiosi risvegli durante la notte,
compromettendo la qualità del riposo.
Daniele Tarozzi - Trainer e Life Coach
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