Il mal di schiena è un disturbo muscoloscheletrico tra i più comuni di cui si può soffrire in età adulta, già a partire dai 25-30 anni, soprattutto se si è in sovrappeso, se si pratica un'attività sportiva o lavorativa che impegna molto la muscolatura di sostegno della colonna vertebrale, le spalle e le braccia o, al contrario, se si è eccessivamente sedentari e si mantiene una postura scorretta per molte ore al giorno.

Visita per il mal di schiena

Per affrontare il mal di schiena in modo appropriato è in primo luogo necessario far valutare al medico la localizzazione, il tipo, l'intensità e la durata del dolore, nonché analizzare i possibili sintomi di contorno, le abitudini di vita e le caratteristiche individuali (età, sesso, patologie concomitanti, traumi pregressi ecc.) che possono aiutare a risalire alla causa del problema.

Ottenere una diagnosi il più possibile precisa (eventualmente, anche attraverso l'esecuzione di alcuni esami di laboratorio e/o strumentali), è importante perché il trattamento del mal di schiena cambia in relazione alla sua natura e ai fattori che l'hanno causato o fatto peggiorare nel tempo.

Le principali forme di mal di schiena

Generalmente, nel linguaggio comune, quando si parla di mal di schiena si fa riferimento alla lombalgia, ossia alla forma più diffusa, nella quale il dolore, l'infiammazione e gli altri sintomi tipicamente associati, come contrattura muscolare, rigidità e limitazione dei movimenti, sono localizzati nella parte bassa della schiena (corrispondente, appunto, alla zona lombare).

Zona lombare

La lombalgia è particolarmente frequente perché la regione lombare della colonna vertebrale sorregge gran parte del peso del corpo ed è quella principalmente interessata nel movimento della schiena, sia quando ci si curva in avanti o ci si inarca all'indietro, sia quando ci si piega lateralmente o si torce il busto a destra o a sinistra. Inoltre, la colonna lombare viene posta sotto stress quando ci si alza o ci si siede da una poltrona o da un divano (specie se la seduta è bassa e morbida) oppure durante il sollevamento del busto per passare da sdraiati (supini o su un fianco) a seduti.

Un'altra forma di mal di schiena è la dorsalgia, nella quale il dolore si localizza a livello del dorso. Questo "mal di schiena alto" è meno diffuso della lombalgia perché la regione dorsale della colonna vertebrale ha principalmente funzioni di stabilizzazione del tronco e, insieme alle costole e allo sterno, di protezione degli organi vitali contenuti nella gabbia toracica (cuore, polmoni, esofago ecc.), venendo quindi interessata da poche tensioni e sollecitazioni meccaniche durante il movimento. Viceversa, i muscoli del torace, delle spalle e delle braccia sono posti sotto stress da ogni atteggiamento posturale scorretto, facilitando lo sviluppo di dorsalgia in caso di sedentarietà non opportunamente compensata da esercizi mirati.

Benché le cause della lombalgia e della dorsalgia possano essere innumerevoli e molto differenti, entrambe le forme di dolore alla schiena sono generalmente caratterizzate e sostenute dalla presenza di infiammazione, acuta o cronica, e contrattura muscolare. Per ottenere sollievo, quindi, si devono prevedere rimedi fisici e farmacologici in grado di contrastare questi due aspetti.

I rimedi non-farmacologici

Donna con mal di schiena

I principali rimedi non farmacologici che hanno dimostrato di poter alleviare in modo sicuro ed efficace il mal di schiena causato da infiammazione e contratture muscolari sono la terapia termica e gli esercizi di fisioterapia.

Il trattamento del dolore alla schiena basato sull'applicazione del freddo è efficace nelle forme acute di mal di schiena, nelle quali prevale la componente infiammatoria. Il freddo, infatti, da un lato riduce la produzione da parte dei tessuti delle sostanze responsabili dell'infiammazione e, dall'altro, inibisce l'invio degli stimoli dolorosi dalla zona della schiena interessata al midollo spinale e al cervello, riducendo la percezione del dolore.

L'applicazione del calore è altrettanto efficace nell'alleviare i sintomi, ma è più utile in fase post-acuta (quando l'infiammazione è già un po' diminuita) e quando prevale la contrattura muscolare. L'aumento della temperatura locale, infatti, aiuta ad allentare le tensioni a carico dei muscoli e favorisce la circolazione del sangue nell'area dolente, promuovendo i meccanismi di riparazione tissutale e recupero funzionale.

Per ridurre il dolore, sia il freddo sia il calore vanno applicati a cicli della durata di circa 20 minuti, con impacchi ripetuti più volte al giorno.

Un altro intervento efficace sia per il trattamento sia per la prevenzione del mal di schiena prevede l'esecuzione regolare di esercizi di stretching e di altro tipo indicati e, almeno inizialmente, monitorati da un fisioterapista esperto, per essere certi di eseguirli in modo corretto. Lo stesso fisioterapista può, inoltre, favorire il sollievo dal mal di schiena con diversi tipi di massaggio e suggerendo la postura più ergonomica e innocua per la schiena da mantenere quando si è seduti, quando ci si sdraia a letto o si rimane fermi in stazione eretta, oppure quando si trasportano pesi o si svolgono particolari attività.

I farmaci contro il mal di schiena

Prima di intraprendere un qualsiasi tipo di trattamento farmacologico contro un mal di schiena di nuova insorgenza è sempre consigliabile rivolgersi al medico di base per una valutazione e per ottenere indicazioni su come affrontarlo correttamente, con i medicinali più efficaci nei diversi casi, assunti al dosaggio appropriato e per il tempo minimo necessario.

In prima battuta, viene generalmente suggerito il ricorso a comuni farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), da applicare localmente sotto forma di gel o cerotto medicato a lento rilascio di principio attivo (rimedi topici) oppure da assumere per bocca.

Prescrizione farmaci

Di norma, quando il dolore è localizzato in una zona circoscritta, l'impiego dei FANS topici è preferibile rispetto all'assunzione di compresse o capsule, poiché la loro efficacia antinfiammatoria e analgesica locale è elevata, mentre il minimo assorbimento nel sangue evita i possibili effetti collaterali tipici dei FANS per bocca (per esempio, a livello gastrointestinale e cardiovascolare, soprattutto nelle persone più sensibili o predisposte). In tutti i casi, il trattamento deve avere una durata limitata, salvo diversa indicazione medica.

Se questi rimedi non sono sufficienti per placare un dolore alla schiena particolarmente forte e/o persistente nel tempo, è necessario tornare dal medico di famiglia o rivolgersi allo specialista ortopedico.

In casi selezionati, lo specialista ortopedico esperto di colonna vertebrale o il neurochirurgo possono proporre il ricorso ad approcci più invasivi di tipo chirurgico.

Buone abitudini per prevenire il mal di schiena

Esercizi per prevenire il mal di schiena

L'approccio risultato più efficace nella prevenzione del mal di schiena (in particolare, della lombalgia) consiste nel praticare regolarmente attività fisica, scelta tenendo conto delle caratteristiche e delle potenzialità individuali, dell'età e del livello di allenamento, preferibilmente supportata da fisioterapisti o istruttori esperti.

Per ottenere un beneficio apprezzabile per la schiena senza indurre fastidi collaterali ad altri livelli, è importante scegliere attività che non impongano uno stress eccessivo a muscoli e articolazioni e a basso rischio di traumi acuti o da usura (in particolare, a livello vertebrale). Per esempio, si possono praticare ginnastica dolce (a terra o in acqua), pilates, tai-chi, nuoto, oppure camminare in piano o in montagna, con o senza bastoncini (nord walking).

Il movimento regolare aiuta a rendere più forte e tonica la muscolatura di schiena e addome, a tenere sotto controllo il peso corporeo, ad alleviare ansia e stress e a migliorare il tono dell'umore: tutti benefici che contribuiscono anche a ridurre la propensione alle contratture muscolari, con l'infiammazione e il dolore che le accompagnano.

Ulteriori consigli utili per prevenire il mal di schiena riguardano la correzione di alcuni comportamenti comuni nella vita quotidiana:

  • fare attenzione alle posture assunte durante la giornata (in particolare, mantenere la schiena diritta e usare spessori anatomici a supporto della curva lombare della colonna vertebrale quando si è seduti)
  • alzarsi e sedersi dolcemente da poltrone e divani, facendo forza sulle braccia, soprattutto se la base d'appoggio è bassa e/o morbida
  • indossare scarpe con tacchi di 2-3 cm per favorire il mantenimento di una postura fisiologica della schiena quando si è in stazione eretta
  • evitare di sollevare pesi eccessivi e bilanciare il carico su entrambe le braccia (per esempio, suddividendo la spesa in due borse)
  • non incurvare la schiena, ma piegarsi sulle ginocchia per raccogliere oggetti da terra
  • non effettuare sforzi o bruschi movimenti di torsione del busto, soprattutto se si hanno in mano, tra le braccia o sulle spalle pesi significativi
  • scegliere un materasso di qualità, usare cuscini sagomati per la cervicale e per riempire lo spazio vuoto tra le gambe e individuare la posizione ottimale per evitare di mantenere in tensione i muscoli della schiena, delle spalle e del collo durante il riposo notturno
  • alzarsi dal letto spostandosi prima su un fianco e appoggiando i piedi a terra, per non sforzare troppo i muscoli addominali e dorsali dopo ore di inattività
  • seguire uno stile di vita sano e un'alimentazione bilanciata per mantenere il peso forma o ridurre i chili in eccesso, che rappresentano un inutile carico extra per la colonna vertebrale e i muscoli della schiena
  • evitare di fumare, dal momento che il fumo è risultato in grado di favorire l'infiammazione sistemica e il mal di schiena (oltre a danneggiare l'organismo su molti altri fronti)
  • evitare lo stress e adottare strategie per alleviare la tensione psicologica e muscolare (attività fisica, passeggiate nel verde, meditazione, yoga, tai-chi, respirazione guidata, agopuntura ecc.).



Daniele Tarozzi - Trainer e Life Coach

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