La terapia per il dolore muscoloscheletrico cronico più comune è quella farmacologica: i famaci più diffusi sono quelli ad azione antinfiammatoria (tra cui i FANS – farmaci antinfiammatori non steroidei), da assumere per bocca o da applicare localmente sotto forma di creme, gel o cerotti medicati a rilascio controllato. Tuttavia, nella popolazione anziana, in cui il rischio di effetti collaterali ed eventi avversi è più elevato, di solito si tende ad associare le terapie farmacologiche con trattamenti non farmacologici. Per questo motivo, in questa categoria di pazienti, che spesso sono caratterizzati da fragilità imputabile alla copresenza di altre patologie o semplicemente all’età avanzata, è imprescindibile il giudizio del medico, che saprà valutare il rapporto rischio/beneficio della terapia da impostare.
Tra le opzioni di trattamento c’è innanzitutto un programma di esercizi fisioterapici specifici, in grado di migliorare gli equilibri muscolari e aumentare la capacità del tessuto muscolare di resistere allo stress. In questo frangente può risultare utile anche l’applicazione di impacchi caldi o il ricorso a trattamenti specifici (come la TENS - stimolazione nervosa elettrica transcutanea): sembra tuttavia che tali approcci siano utili solo se combinati agli esercizi fisici. Una serie di rimedi, tra cui spiccano la meditazione, il training al rilassamento, il biofeedback vengono spesso usati per aiutare i pazienti più anziani a migliorare la propria capacità di autogestire con successo il dolore muscolare.