Dall'esterno non sembra essere una struttura molto complicata, eppure al suo interno il polso nasconde un complesso sistema di ossa (le estremità di radio e ulna, lo scafoide ecc.), muscoli e legamenti. Così come le articolazioni dell'anca, della spalla, del gomito, del ginocchio e quelle presenti nel collo e nella schiena, nemmeno l'articolazione del polso è esente dal rischio di patologie, traumi e danneggiamenti. Può essere per esempio colpita dall'artrosi o essere vittima di una lussazione. Quando i tessuti coinvolti sono quelli di un legamento il disturbo con cui si ha a che fare è invece la cosiddetta distorsione.

In effetti, il problema più comune fra quelli che possono riguardare il polso colpisce proprio un legamento, lo scafolunato, che spesso si danneggia in seguito a un'eccessiva estensione durante il movimento che permette di sollevare il dorso della mano. Fra i 20 legamenti presenti in questa articolazione, lo scafolunato è infatti uno di quelli più a rischio di distorsione. 

I legamenti sono strutture fibrose, allo stesso tempo flessibili e resistenti; tuttavia, la loro posizione o specifiche dinamiche funzionali possono esporli a un rischio più o meno elevato di essere coinvolti in una distorsione. Il risultato è che lo scafolunato e altri legamenti, per esempio quelli all'interno del complesso fibrocartilagineo triangolare, (una struttura localizzata tra mano e polso, all’altezza del dito mignolo, fondamentale per dare stabilità al lato esterno del polso) possono più facilmente andare incontro a uno stiramento, una torsione, una lacerazione o una rottura.

Quali sono le cause e come si manifesta la distorsione del polso

La distorsione del polso è particolarmente frequente fra gli sportivi. Lo sport non è però l'unica attività che espone al rischio di questo tipo di trauma, che spesso può essere anche la conseguenza di un infortunio sul lavoro. Non solo, a volte le distorsioni possono essere la conseguenza di attività svolte a casa o durante il tempo libero.

Le cause alla base di questo problema possono essere di due tipi: eventi traumatici acuti o gesti ripetitivi cronici. Il legamento può per esempio danneggiarsi perché viene sottoposto a uno sforzo o a un carico eccessivo senza un opportuno riscaldamento.

In particolare, lo scafolunato può danneggiarsi a causa di un'estensione eccessiva della mano, ma anche in seguito a cadute su un polso ruotato verso il mignolo. Il complesso fibrocartilagineo triangolare, invece, può essere danneggiato da movimenti ripetitivi di estensione e flessione (il movimento che permette di piegare il palmo della mano verso il polso) o di supinazione e pronazione (i movimenti eseguiti, rispettivamente, quando si ruota il palmo verso l'alto o verso il basso).

Spesso il trauma da cui dipende la distorsione è una caduta. Il numero di legamenti coinvolti dipende dalla posizione della mano e del polso durante l'incidente. Nei casi più complicati si formano lacerazioni piuttosto estese in più legamenti. Di conseguenza, il polso diventa molto instabile. 

Fra i sintomi e i segni più frequenti di una distorsione sono inclusi dolore e gonfiore, lividi e difficoltà a muovere il polso.

Quando il legamento coinvolto è lo scafolunato il dolore è in genere localizzato nella parte dorsale interna. Il fastidio causa difficoltà a trasportare un peso mantenendo il polso esteso e la parte dorsale del polso può risultare sensibile al tatto.

In caso di traumi al complesso fibrocartilagineo triangolare, invece, il dolore è localizzato nella parte esterna del polso e può aumentare quando si tenta di ruotare il polso verso l'interno o l'esterno.

Come si diagnostica una distorsione del polso

Nella maggior parte dei casi per diagnosticare una distorsione del polso è sufficiente una semplice visita medica. In casi più gravi può però essere necessario ricorrere ad analisi strumentali per acquisire immagini che possono aiutare a valutare anche il tipo di danno ai legamenti o ad altre strutture.

Una volta analizzate le strutture coinvolte, la distorsione può essere classificata in tre possibili categorie: un trauma di grado 1 corrisponde a un legamento stirato ma non lacerato e a un sanguinamento minimo. Traumi di grado 2 sono invece caratterizzati da una lacerazione parziale, mentre lacerazioni totali vengono classificate come distorsioni di grado 3.

Come si riconosce una distorsione da una tendinite al polso

Un attento esame medico, eventualmente completato con analisi strumentali, permette di distinguere le distorsioni da altre patologie che portano i pazienti a lamentare un dolore al polso. Una di queste è la tendinite (ovvero un'infiammazione di uno dei tendini del polso). 

A far sospettare ai medici la presenza di una distorsione anziché di una tendinite è la comparsa del fastidio, delle difficoltà di movimento e degli altri sintomi dopo un trauma acuto, come una caduta sulla mano in posizione flessa.

Ci sono però anche altre problematiche che potrebbero confondersi con una distorsione, in particolare fratture e dislocazioni. Come accennato, eventuali danni alle ossa possono essere esclusi con una radiografia. Inoltre è bene escludere la presenza di traumi neurovascolari: la compressione di un nervo, come quella che caratterizza la sindrome del tunnel carpale, può essere per esempio riconosciuta per la comparsa di disturbi come formicolii e intorpidimento delle dita (in particolare mignolo, anulare e medio).

Trattamenti per la distorsione del polso

La cura delle distorsioni del polso non prevede di solito interventi di tipo invasivo. Tuttavia, per prevenire eventuali complicazioni è bene non sottovalutare mai il problema; infatti quando terapie inadeguate trasformano una distorsione in un problema cronico, ossa e legamenti del polso rischiano di indebolirsi e la situazione può degenerare in artrite (in modo analogo a quando una distorsione del pollice porta a una rizoartrosi).

In tutti i casi, il dolore può essere gestito assumendo farmaci antinfiammatori non steroidei; oltre che per via orale, questi rimedi possono essere utilizzati anche a livello topico, per esempio applicando a livello dell'area interessata creme o cerotti medicati che li rilasciano in modo controllato. Distorsioni ormai cronicizzate possono invece rendere necessarie la prescrizione e utilizzo di altri farmaci antinfiammatori.

Il trattamento di distorsioni lievi si basa principalmente sul riposo. Il polso deve essere mantenuto in posizione sollevata; inoltre è utile applicare ghiaccio per una ventina di minuti, 2-3 volte al giorno. Riposo non significa però immobilità, anzi, effettuare esercizi di mobilizzazione prestando attenzione a evitare i movimenti che scatenano il dolore aiuta il recupero. In questo modo è in genere possibile riprendere le normali attività nell'arco di 24-48 ore.

Per distorsioni di gravità moderata-grave il medico potrebbe richiedere l'immobilizzazione del polso tramite l'uso di un tutore (per esempio una polsiera) o di un bendaggio con stecche, per dare protezione al polso e concedergli il tempo di guarire, oppure potrebbe optare per interventi più invasivi, valutando il livello di dolore o le esigenze dell'infortunato.

Il medico potrebbe inoltre indirizzare il paziente ad un intervento chirurgico. Si tratta per esempio di quei casi in cui il polso è reso particolarmente instabile dalla presenza di una lesione estesa di più legamenti. In caso di ricorso alla chirurgia possono essere necessari tempi di recupero anche superiori a 3 mesi.

La riabilitazione

Nella maggior parte dei casi la guarigione di una distorsione richiede da 2 a 6 settimane. Un'adeguata riabilitazione con uno specialista, associata a esercizi da eseguire autonomamente a casa, aiuta il polso a recuperare la forza e le possibilità di movimento. A seconda della situazione, la soluzione più adatta può essere rappresentata dalla fisioterapia o dalla terapia occupazionale.

Infine, anche appositi esercizi di stretching possono essere utili, in particolare quando il processo di guarigione è associato alla comparsa di una certa rigidità del polso. 

FAQ

Quali sono le cause di una distorsione al polso?

Alla base di distorsioni al polso ci sono generalmente eventi traumatici come cadute, torsioni brusche e colpi. Anche la ripetizione prolungata di alcuni movimenti può provocare una distorsione al polso.

Come capire se hai una distorsione al polso?

Dolore e gonfiore, oltre a una difficoltà nel movimento del polso, sono tra i sintomi più comuni che identificano la distorsione.

Cosa fare in caso di distorsione al polso?

Si può trattare la distorsione al polso mettendo l'articolazione a riposo e applicandovi degli impacchi di ghiaccio a intervalli regolari. Eventuale terapia farmacologica, per esempio a base di farmaci antinfiammatori non steroidei, deve essere prescritta dal medico che ha diagnosticato il problema.

Quanto dura una distorsione al polso?

In base alla gravità della distorsione, i tempi di recupero variano da poche ore a tre mesi.

Ti potrebbe interessare anche

Distorsioni

Distorsioni

Anche se si tratta di un’alterazione anatomica temporanea, la distorsione deve essere trattata ...

leggi tutto
Tendinite polso

Tendinite polso

La tendinite al polso può manifestarsi in seguito a un trauma o alla ripetizione di movimenti della mano. ...

leggi tutto

Vuoi saperne di più?

Torna a traumi e sport