Dall'esterno non sembra essere una struttura molto complicata, eppure al suo interno il polso nasconde un complesso sistema di ossa (le estremità di radio e ulna, lo scafoide ecc.), muscoli e legamenti. Così come le articolazioni dell'anca, della spalla, del gomito, del ginocchio e quelle presenti nel collo e nella schiena, nemmeno l'articolazione del polso è esente dal rischio di patologie, traumi e danneggiamenti. Può essere per esempio colpita dall'artrosi o essere vittima di una lussazione. Quando i tessuti coinvolti sono quelli di un legamento il disturbo con cui si ha a che fare è invece la cosiddetta distorsione.
In effetti, il problema più comune fra quelli che possono riguardare il polso colpisce proprio un legamento, lo scafolunato, che spesso si danneggia in seguito a un'eccessiva estensione durante il movimento che permette di sollevare il dorso della mano. Fra i 20 legamenti presenti in questa articolazione, lo scafolunato è infatti uno di quelli più a rischio di distorsione.
I legamenti sono strutture fibrose, allo stesso tempo flessibili e resistenti; tuttavia, la loro posizione o specifiche dinamiche funzionali possono esporli a un rischio più o meno elevato di essere coinvolti in una distorsione. Il risultato è che lo scafolunato e altri legamenti, per esempio quelli all'interno del complesso fibrocartilagineo triangolare, (una struttura localizzata tra mano e polso, all’altezza del dito mignolo, fondamentale per dare stabilità al lato esterno del polso) possono più facilmente andare incontro a uno stiramento, una torsione, una lacerazione o una rottura.