Anche accorgimenti di tipo comportamentale possono essere molto utili. Modificare le proprie attività può infatti aiutare a gestire i sintomi della tendinite achillea, favorire il recupero, coadiuvare riabilitazione e rieducazione e rappresentare una vera e propria forma di prevenzione della sua ricomparsa.
Il riposo o la riduzione di qualsiasi attività che scateni il dolore, correre o camminare su superfici meno dure, evitando le salite, oppure optare per sport e attività che sottopongano il tendine di Achille a uno stress minore, come il ciclismo o il nuoto, possono alleviare il dolore e l’infiammazione.
Altri accorgimenti efficaci sono praticare regolarmente specifici esercizi di stretching e utilizzare scarpe con plantari alzatacco. Non mancano però i casi in cui è necessario un bendaggio o una soluzione più ingombrante, come un tutore o un'ingessatura: il loro scopo è mantenere tallone e tendine immobili, in modo da favorire la scomparsa del gonfiore.
Per quanto riguarda invece i farmaci, l'efficacia degli antinfiammatori non steroidei (FANS) è ormai accertata. Possono aiutare sia a lenire il dolore, sia a ridurre il gonfiore.
L'assunzione per via orale non è però l'unica modalità con cui sfruttare l'azione dei farmaci antinfiammatori non steroidei, che possono essere somministrati anche a livello locale sotto forma di creme, gel o cerotti medicati a rilascio graduale.