In queste lesioni si riscontra la lacerazione di piccoli vasi, con la formazione di un’ecchimosi. Nelle contusioni di secondo grado si ha la formazione dell'ematoma, che provoca dolore e gonfiore. Nelle contusioni di terzo grado, la pressione causata dal trauma è stata talmente intensa che una parte delle cellule che compongono la cute muore, e presenta una colorazione nerastra. In questo caso il danno può peggiorare e si può avere un’ulcera.
Le contusioni si distinguono anche in base ai tessuti colpiti. Le contusioni sono considerate cutanee quando i danni sono superficiali e la lesione è localizzata, appunto, a livello cutaneo. Ci sono poi le contusioni che interessano i muscoli, nelle quali il dolore è molto forte e compare un ematoma molto esteso, e quelle che riguardano i tendini, dove si può arrivare anche alla rottura del tendine stesso. Le contusioni possono colpire anche l’osso; in questo caso, però, non si deve pensare a una frattura, ma si tratta di lesioni al periostio, la membrana fibrosa che avvolge l’osso ed è molto ricca di nervi, per cui il dolore percepito è molto acuto. Un tipo di contusione particolare è quella che colpisce le unghie, e che causa ematomi subungueali, ovvero che si trovano sotto l’unghia, che sono molto dolorosi e talvolta necessitano di essere drenati.