Il rischio di sviluppare un dolore localizzato in una determinata parte del corpo dipende dal tipo di sport praticato. Scopriamo insieme a quali dolori può andare incontro un atleta e quali sono i rimedi da mettere in atto.
Come tutte le attività di tipo fisico, anche lo sport presuppone un certo livello di fatica e, per certi versi, di dolore: non a caso in diverse discipline sportive è diffusa la convinzione che senza sforzo, e quindi in senso lato senza dolore, non si ottengano risultati soddisfacenti (“no pain no gain”). Ne è una prova il fatto che nel momento in cui si pratica un’attività sportiva – sia essa di tipo agonistico o meno – vengono rilasciate dal sistema nervoso centrale diverse sostanze, alcune ad azione analgesica (come endorfine ed endocannabinoidi) e altre addirittura ad azione “riparatrice” (come i fattori di crescita).
Tutto ciò è dovuto al fatto che durante l’attività sportiva l’organismo è sottoposto ad alti livelli di stress a livello del sistema muscolo-scheletrico, paragonabili a quelli che alcuni animali sperimentano, per esempio, nelle reazioni di fuga da un predatore.
Se però l’attività sportiva è eccessiva, o eseguita senza adottare alcune precauzioni ed accortezze, si può andare incontro a infortuni – più o meno gravi – che provocano una sintomatologia dolorosa.